Rapporto dell'indagine
Dall’analisi dei dati, riportata in appendice, si rileva quanto segue:
Caratteristiche fisiche
La quasi totalità degli studenti del gruppo composto da 50 soggetti, 19 femmine e 31 maschi, è normo-peso. Non vi sono individui che presentano problemi di sottopeso o di obesità ma esiste una percentuale di maschi in sottopeso e una percentuale di femmine in lieve sovrappeso. Il fatto che i valori del BMI rientrino per la maggior parte nella norma non implica che l’individuo si trovi in una condizione di benessere generale o che l’alimentazione e lo stile di vita siano adeguati per il mantenimento della condizione di salute ottimale. Infatti, la composizione corporea di soggetti in età adolescenziale tende fisiologicamente a compensare eventuali carenze o eccessi nutrizionali momentaneamente, ma non sul lungo periodo. Per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale si devono considerare molteplici variabili che esulano dalla mera composizione corporea.
Apporto energetico
Dall’analisi dei dati emerge che la quasi totalità degli studenti consuma regolarmente pasti a pranzo (96%) e a cena (94%), mentre solo il 70% a colazione. In particolare la percentuale scende al 63% per le femmine, che peraltro non compensano la mancanza della colazione con uno spuntino a metà mattina (11%).
Pochi studenti, la maggior parte maschi, fanno regolarmente merenda il pomeriggio (30%) e quasi tutti non fanno uno spuntino prima di coricarsi (68%). Molti risultano non effettuare i 5 pasti al giorno richiesti dai picchi insulinici; ciò comporta il fatto che l’appetito sia superiore nelle ore serali rispetto al mattino portando molti soggetti ad escludere come pasto principale la colazione. Il pranzo è il pasto principale, seguito dalla cena. Infatti il 34% dell’apporto energetico giornaliero avviene, sia per i maschi che per le femmine, attraverso il pranzo. La cena costituisce il 30-31% dell’apporto giornaliero e la colazione il 12-16%. I maschi rispetto alle femmine assumono più calorie a colazione, e meno a merenda. Gli studenti dichiarano che sono proprio i momenti del pranzo e della cena quelli in cui hanno tanta o abbastanza fame, mentre al risveglio non hanno molto appetito.
La quasi totalità degli studenti consuma i pasti a casa ad eccezione dello spuntino a metà mattina che, naturalmente, è consumato a scuola. Solo la merenda pomeridiana e lo spuntino serale sono consumati per circa il 15% al bar o tavola calda.
La quasi totalità degli studenti consuma la cena con i famigliari e lo spuntino a metà mattina con gli amici. Per il pranzo la percentuale maggiore (70%) è in compagnia dei famigliari, mentre la parte restante (30%) consuma il pasto da solo. Circa metà degli studenti che fanno colazione sono soli, mentre l’altra metà con i famigliari. La maggior parte di coloro che fanno merenda il pomeriggio e spuntino serale sono soli (47-65%), mentre la parte restante è equamente distribuita tra essere in compagnia di famigliari e di amici.
Per la maggior parte degli studenti l’essere di cattivo umore non influenza l’alimentazione abituale. Tuttavia tra gli studenti che dichiarano di mangiare diversamente quando sono di cattivo umore, sono più gli studenti che reagiscono non mangiando piuttosto che abbuffandosi.
Pochi studenti sia maschi che femmine hanno l’abitudine a consumare i pasti davanti la TV, infatti solo il 20% di loro lo fa quasi sempre, il 31% a volte e il 47% mai o quasi mai. Non hanno l’abitudine al consumo d'integratori (90% ne fa uso mai o quasi mai) e di bevande alcoliche in casa (82% ne consuma mai o quasi mai), ma una buona parte di loro, con una percentuale più alta per le femmine, consuma a volte bevande alcoliche fuori casa (52%), con uno studente che ne consuma sempre e due quasi sempre. L’assunzione di alcool nei giovani è da prendere in considerazione sia per quanto riguarda l’aspetto nutrizionale (l’alcool infatti apporta una quota di 7 Kcal/g), sia per le problematiche legate all’assunzione dello stesso.
In merito alla conoscenza dei cibi consumati, gli studenti non leggono quasi mai le informazioni riportate sulle confezioni degli alimenti, ritengono poco importante che il prodotto consumato sia un prodotto di stagione; poca importanza viene data anche alle proprietà nutrizionali, all‘apporto energetico, al produttore, al luogo e alle modalità di produzione del prodotto consumato. Molto importante viene ritenuto il sapore del cibo. La maggior parte di loro preferisce una cucina tradizionale a quella etnica e mostra poco interesse per le informazioni nutrizionali di un prodotto, pur ritenendo che esse non siano difficili da trovare e da capire. Questo a dimostrazione del poco interesse nei confronti della scienza dell’alimentazione: l’assunzione di cibo avviene ancora con molta inconsapevolezza. Ciò potrebbe comportare il rischio di sviluppo nei futuri adulti di possibili problematiche patologiche legate ad una scorretta alimentazione.
Dispendio energetico
In riferimento al dispendio energetico per le attività mediamente svolte in una settimana, è emerso che la maggior parte degli studenti si reca a scuola con i mezzi pubblici, ha poco tempo libero e dedica alle attività motorie leggere o organizzate più di 2 ore settimanali. Il 60% svolge un’attività sportiva agonistica. La maggior parte degli studenti si ritrova impegnato in attività sedentarie per più di 8 ore settimanali. Il tempo dedicato allo studio è maggiore per le femmine (63% più di 8 ore) che per i maschi (44% più di 8 ore) e complessivamente la maggior parte di loro dedica allo studio dalle 2 alle 5 ore settimanali (35%), seguito dalle 8 alle 10 ore (27%).
Altre indicazioni sullo stile di vita
Dall’indagine emerge che la maggior parte degli alunni va a letto tra le 22:00 e le 23:00, si addormenta subito e si alza quasi sempre riposato. La maggior parte degli studenti, il 72%, ritiene di condurre uno stile di vita tranquillo, con una percentuale più alta per i maschi, 77%, a fronte del 63% delle femmine. Pochi studenti ritengono di condurre uno stile vita molto tranquillo.
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