La dieta mediterranea
LA DIETA MEDITERRANEA È PATRIMONIO IMMATERIALE DELL’UMANITÀ
Origini della dieta mediterranea
La dieta mediterranea non è altro che un modello nutrizionale definito dall’insieme delle pratiche, delle rappresentazioni, delle espressioni, delle conoscenze, delle abilità, dei saperi e degli spazi culturali con i quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una sintesi tra l’ambiente culturale, l’organizzazione sociale, l’universo mitico e religioso intorno al mangiare.
La Dieta Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo.
Questo modello nutrizionale è stato abbandonato nel periodo del boom economico degli anni sessanta e settanta perché ritenuto troppo povero e poco attraente rispetto ad altri modelli alimentari provenienti in particolare dalla ricca America, ma ora la dieta mediterranea sta sicuramente riconquistando, tra i modelli nutrizionali, l'interesse dei consumatori: recentemente e faticosamente la Dieta Mediterranea è tornata a essere trendy.
Nel 2007 Italia, Spagna, Marocco e Grecia chiesero all'UNESCO d'iscrivere la Dieta mediterranea nella Lista dei patrimoni culturali immateriali dell'umanità. Il 16 novembre 2010 a Nairobi, in Kenya, a esito di un lungo e delicato convegno internazionale, l'UNESCO ha iscritto la Dieta Mediterranea nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità.
Lo scienziato americano Ancel Keys si fece promotore dell'ampio programma di ricerca noto come Seven Countries Study e autore del libro Eat well and stay well, the Mediterranean way. Keys aveva notato una bassissima incidenza di malattie delle coronarie presso gli abitanti di Nicotera e dell'isola di Creta, nonostante l'elevato consumo dei grassi vegetali forniti dall'olio d'oliva, e avanzò l'ipotesi che ciò fosse da attribuire al tipo di alimentazione caratteristico di quell'area geografica. In seguito a quest'osservazione prese l'avvio la famosa ricerca "Seven Countries Study", basata sul confronto dei regimi alimentari di 12.000 persone, di età compresa tra 40 e 59 anni, sparse in sette Paesi del mondo (Finlandia, Giappone, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Stati Uniti e Iugoslavia). I risultati dell'indagine non lasciarono dubbi: la mortalità per cardiopatia ischemica (infarto) è molto più bassa presso le popolazioni mediterranee rispetto a Paesi, come la Finlandia, dove la dieta è ricca di grassi saturi (burro, strutto, latte, suoi derivati, carni rosse).
Caratteristiche della dieta mediterranea
La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali integrali, frutta fresca e secca, verdure, legumi, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti aromi e spezie, il tutto accompagnato da acqua, infusi e, negli adulti, da un moderato consumo di vino, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità del Mediterraneo. La Dieta Mediterranea consiste in: 55%-60% carboidrati, 25 -30 % grassi, 10-15 % proteine.
Il ruolo della dieta mediterranea nella nostra salute
La dieta mediterranea si è rivelata protettiva nei confronti di malattie cardiovascolari, tumori e probabilmente di allergie e asma e sulle funzioni cognitive. L'aderenza a un modello di dieta mediterranea salutare si associa a un significativo miglioramento della salute così come dimostrato nello studio (F. Sofi et al. Meta-analysis, BMJ september 2008), condotto su circa 1.500.000 di persone, con follow up variabile da 3 a 18 anni, che ha dimostrato una riduzione pari al 13% sia per l'Alzheimer che per il Parkinson, al 6% della mortalità da cancro, al 9% per le malattie cardiovascolari e ancora al 9% per la mortalità totale. Recentemente gli studi di De Lorenzo e collaboratori (Curr Pharm Des. 2010;16(7): 814-24.), hanno messo in evidenza il possibile impatto positivo sulla salute della dietamediterranea biologica (dieta italiana mediterranea di riferimento) rispetto a quella convenzionale, in termini di riduzione dello stato infiammatorio e della disfunzione endoteliale associata con l'obesità e le patologie renali. Sottolineano, inoltre, per la prima volta, che il consumo giornaliero di alimenti biologici nell'ambito della dieta mediterranea potrebbe essere collegato a una riduzione di omocisteina, fosforo, colesterolo totale, microalbuminuria e a un aumento della vitamina B12 nel sangue. Da tutti questi fattori deriva una minore incidenza di patologie cardiovascolari, che risulta essere particolarmente importante per i pazienti con insufficienza renale cronica. Per tali ragioni è possibile affermare che la dieta mediterranea svolga un ruolo fondamentale nella longevità e nella qualità della vita.
Studi scientifici confermano il ruolo della dieta mediterranea nel mantenimento della composizione corporea corretta e del peso forma ideale.
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