Classificazione
e disciplina dell'imballaggio e dell'etichettatura delle sostanze
pericolose
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La Direttiva
67/548/CEE, relativa alla classificazione, all'imballaggio
e all'etichettatura delle sostanze pericolose, ha subito nel
corso degli anni numerose modifiche per adeguarla al progresso tecnico;
ad oggi (10/10/04) siamo giunti al ventinovesimo adeguamento
(Direttiva 2004/73/CE del 29/4/2004, subito rettificata il 30/04/04).
L'Italia con il DECRETO 18 giugno 2004 ha recepito la direttiva
CE relativa alla venticinquesima modifica (G.U. n° 198
del 24 agosto 2004).
Di seguito
si riportano, in estratto, i simboli e le descrizioni delle classi
di pericolo. E' bene conoscerle per poter identificare con celerità
la pericolosità del prodotto che si sta per utilizzare.
E' utile
ricordare che la sola conoscenza della classe di pericolo non è
sufficiente per conoscere la via di penetrazione attraverso cui
la sostanza o il preparato esplica la sua azione pericolosa (occorrono
anche le frasi di rischio)
ne tantomeno le precauzioni da porre in atto per delimitare il pericolo
(occorrono anche le frasi di
sicurezza).
Per comodità
possiamo dividere le classi di pericolo in 2 gruppi:
- quelle
la cui natura del rischio è di tipo chimico-fisico
- quelle
la cui natura del rischio è tossicologica
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Rischio
chimico-fisico
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E = Esplosivo
Le
sostanze ed i preparati (solidi, liquidi, pastosi o gelatinosi)
che, anche senza l'azione dell'ossigeno atmosferico, possono provocare
una reazione esotermica con rapida formazione di gas e che detonano,
deflagrano rapidamente o esplodono in seguito a riscaldamento in
condizioni di parziale contenimento.
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O = Comburente
Le sostanze
ed i preparati che a contatto con altre so-stanze, soprattutto se
infiammabili, provocano una forte reazione esotermica.
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F+ = Estremamente
Infiammabile
Le sostanze
ed i preparati liquidi con punto di infiammabilità estremamente
basso (< 0°C) e un punto di ebollizione basso(< 35°C)
e le sostanze e i preparati gassosi che a temperatura ambiente sono
infiammabili a contatto con l'aria.
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F = Facilmente
Infiammabile
- Le
sostanze e i preparati che, a contatto con l'aria, a temperatura
ambiente e senza apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi
- Le
sostanze e i preparati solidi che possono facilmente infiammarsi
a causa di un breve contatto con una sorgente di accensione e
che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo il distacco
della sorgente di accensione.
- Le
sostanze e i preparati liquidi il cui punto di infiammabilità
è molto basso (< 21°C).
- Le
sostanze e i preparati che a contatto con l'acqua o l'aria umida
sprigionano gas estremamente infiammabili in quantità pericolose.
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Non è necessario il simbolo, ma solo la frase R10 in etichetta
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Infiammabile
*
Le
sostanze e i preparati liquidi con basso punto di infiammabilità
(tra 21e 55°C).
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Rischio
tossicologico
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T+ = Molto tossico
T = Tossico
Le sostanze
e i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea in piccolissime* quantità, possono essere letali
oppure provocare lesioni acute o croniche. (*piccole per
i tossici) |
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Xn = Nocivo
Le sostanze
e i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche.
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C = Corrosivo
Le sostanze
e i preparati che, a contatto con i tessuti vivi, possono esercitare
su di essi una azione distruttiva.
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Xi = Irritante
Le
sostanze e i preparati non corrosivi il cui contatto diretto, prolungato
o ripetuto con la pelle o le mucose, può provocare una reazione
infiammatoria.
Sensibilizzante
Le
sostanze e i preparati che, per inalazione o penetrazione cutanea,
possono dar luogo ad una reazione di ipersensibilizzazione per cui,
una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce reazioni
avverse caratteristiche
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N = Pericoloso
per l'ambiente
Le sostanze
e i preparati che, qualora si diffondano nell'ambiente presentano
o possono presentare rischi immediati o differiti per una o più
componenti ambientali.
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categoria
1: Tossico
categoria 2: Tossico
categoria 3: Nocivo
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Cancerogeni
Le sostanze
e i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza.
Categoria
1 - Indicazione di pericolo:TOSSICO
Sostanze note per gli effetti cancerogeni sull'uomo per le quali
esistono cioè prove sufficienti per stabilire un nesso causale
tra l'esposizione dell'uomo ad una sostanza e lo sviluppo di tumori.
Categoria
2 - Indicazione di pericolo: TOSSICO
Sostanze che dovrebbero essere considerate cancerogene per l'uomo;
esistono cioè elementi sufficienti per ritenere verosimile
che l'esposizione dell'uomo ad esse possa provocare lo sviluppo
di carcinomi. Tali elementi sono basati su:
- appropriati studi a lungo termine su animali;
- altre rilevanti specifiche informazioni.
Categoria 3 - Indicazione di pericolo: NOCIVO
Sostanze
che presentano la possibilità di effetti cancerogeni sull'uomo
ma che, sulla base delle informazioni scientifiche a disposizione
si devono ritenere non ancora sufficientemente studiate, e quindi
definite, per poter esprimere su di esse una valutazione e un giudizio
definitivi.Alcune
prove sono state ottenute da apportuni studi sugli animali, non
bastano però per classificare le sostanze nella categoria
2.
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categoria
1: Tossico
categoria 2: Tossico
categoria 3: Nocivo
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Mutageni
Le sostanze
e i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea, possono produrre difetti genetici o aumentarne la frequenza.
Categoria
1 - Indicazione di pericolo:TOSSICO
Sostanze di cui si conoscono gli effetti mutagenici sull'uomo. Esistono
cioè prove sufficienti per stabilire un nesso causale tra
l'esposizione dell'uomo ad una sostanza e le alterazioni genetiche
ereditarie.
Categoria
2 - Indicazione di pericolo: TOSSICO
Sostanze che dovrebbero considerarsi mutageniche per l'uomo; esisto-no
prove sufficienti per ritenere verosimile che l'esposizione dell'
uomo ad esse possa provocare lo sviluppo di alterazioni genetiche
ereditarie.Tali elementi sono basati su:
- appropriati studi a lungo termine su animali;
- altre rilevanti specifiche informazioni.
Categoria 3 - Indicazione di pericolo: NOCIVO
Sostanze da considerare con sospetto per possibili effetti mutagenici,
sulle quali però non sono disponibili informazioni sufficienti
per dimostrare in maniera definitiva alterazioni genetiche ereditarie.
Esistono prove fornite da studi specifici sugli effetti mutagenici,
ma non sono sufficienti per classificare la sostanza nella categoria
2.
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categoria 1: Tossico
categoria 2: Nocivo
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Tossici per il
ciclo riproduttivo
Le sostanze
e i preparati che, in caso di inalazione, ingestione o penetrazione
cutanea, possono provocare o rendere più frequenti effetti
nocivi non ereditari nella prole o danni a carico delle funzioni
o delle capacità riproduttive maschili o femminili.
Categoria
1 - Indicazione di pericolo: TOSSICO
Sostanze di cui si conoscono gli effetti teratogeni sull'uomo. Esistono
prove sufficienti per verosimile che l'esposizione dell'uomo ad
una sostanza possa provocare malformazioni congenite non ereditarie
nella discendenza.
Categoria
2 - Indicazione di pericolo: NOCIVO
Sostanze che dovrebbero considerarsi teratogene per l'uomo; esistono
prove sufficienti per ritenere verosimile che l'esposizione dell'
uomo ad esse possa provocare malformazioni congenite non ereditarie
nella discendenza, in generale sulla base di:
- appropriati studi a lungo termine su animali;
- altre rilevanti specifiche informazioni.
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Puoi scaricare una tabella riepilogativa (utile in laboratorio) cliccando
qui .